Con l’espressione “bonus amianto” si indicano diversi incentivi ideati dallo Stato italiano, vòlti a favorire lo smaltimento di questo materiale nocivo. Prima di tutto, a volte il bonus amianto viene confuso anche con altri bonus previsti sempre per lo smaltimento dello stesso materiale.
Il bonus in questione prevede delle detrazioni fiscali del 50% per tutte le aziende.
Sotto la stessa espressione si tende spesso ad indicare anche il cosiddetto “bonus fotovoltaico”, che però è un bonus differente, che mira a premiare tutte quelle aziende o società ed imprese che utilizzano impianti fotovoltaici e rimuovono impianti con eternit o con amianto.
Bonus amianto: cosa comprende
Il Bonus amianto è stato ideato dal governo italiano per poter aumentare il più possibile il numero degli interventi utili a smaltire l’amianto. Quest’ultimo è un materiale dannoso per la nostra salute che veniva spesso utilizzato negli edifici perchè dotato di proprietà fonoassorbenti e termoisolanti resistente al calore al fuoco all’usura, si lega facilmente con materiali da costruzione, (calce, gesso, cemento, ecc.) resistente agli agenti chimici e biologici e resistente all’abrasione termica e meccanica ecc.
Ai fini di evitare problemi di salute che possono insorgere nelle persone che si trovano a contatto con tale materiale, è bene incentivare gli interventi di rimozione dello stesso.
Il bonus amianto prevede una detrazione fiscale del 50% per la bonifica e smaltimento amianto per tutte le imprese.
Tali lavori devono essere svolti su edifici e strutture ovviamente presenti all’interno del territorio dello Stato Italiano e può essere riconosciuto per interventi effettuati su tubature, lastre di amianto in coperture, cisterne, controsoffitti, ecc.
Il limite massimo per ottenere il bonus è di 400 mila euro mentre la cifra minima è di 20 mila euro a progetto.